Glossario Conto Corrente A

Accredito dello stipendio / pensione

L’operazione di accredito dello stipendio o della pensione è una delle transazioni più frequenti all’interno di un conto corrente. Si tratta di una scrittura contabile di segno positivo, con il quale viene accreditato sul rapporto l’emolumento erogato dal datore di lavoro, o la pensione erogata dall’istituto previdenziale.
Per ricevere gli accrediti dello stipendio o della pensione, è importante fornire al soggetto accreditante il codice IBAN del proprio conto corrente, un codice alfa numerico di 27 campi, che identifica in maniera univoca, a livello europeo, il conto corrente bancario di corrispondenza.
L’accredito dello stipendio o della pensione avverrà a data fissa, generalmente uno o due giorni dopo la disposizione da parte del datore di lavoro o dell’istituto di previdenza.

Assegno bancario

L’assegno bancario è un titolo di credito che contiene l’ordine di pagamento che un soggetto (traente) dispone nei confronti della propria banca (trassata) a favore di un soggetto beneficiario (trattario).
L’assegno bancario è pertanto uno strumento di pagamento molto utilizzato nella prassi odierna, e concesso al titolare di un conto corrente bancario qualora l’istituto di credito non riscontri notizie pregiudizievoli sullo stesso (ad esempio, un protesto).
Solitamente il carnet degli assegni (o “blocchetto” degli assegni) contiene dieci titoli di credito. La richiesta può essere gratuita o soggetta al pagamento di una commissione, di norma più elevata nel caso di richiesta di assegni “liberi” e pertanto privi della clausola di “non trasferibilità” prestampata.

Assegno bancario scoperto

L’assegno bancario scoperto è un assegno bancario privo di capienza sul conto corrente. In altri termini, si tratta di un titolo di credito emesso, e sprovvisto del corrispondente importo sul rapporto di conto di corrispondenza.
Le conseguenze per il traente dell’assegno bancario scoperto possono essere molteplici. In primo luogo, se il beneficio dell’assegno ha rispettato i termini di incasso previsti dalla legge (8 giorni per gli assegni “su piazza” e 15 giorni per gli assegni “fuori piazza”), il titolo è protestabile affinchè il beneficiario possa esercitare le opportune azioni.
Anche se l’assegno non è protestabile, il beneficiario può comunque muoversi per le vie legali ritenute più opportune. Sempre al di là del protesto è infine la segnalazione del traente nella Centrale Allarmi Interbancaria.

Assegno su piazza / Assegno fuori piazza

L’assegno “su piazza” è un assegno bancario che viene emesso dal traente nello stesso luogo della filiale dell’istituto di credito nel quale è titolare del conto corrente.
L’assegno “fuori piazza” è invece un assegno bancario emesso in luogo differente da quello nella quale la filiale dell’istituto di credito di cui è correntista ha sede.
Le differenze sotto il profilo tecnico sono molteplici. Si veda ad esempio quanto avviene nelle ipotesi di protesto, con dei termini di incasso prolungati nel caso di assegno fuori piazza (15 giorni) contro i termini di incasso ordinari per l’assegno su piazza (8 giorni).

Assegno barrato

L’assegno barrato è un assegno bancario sottoposto all’apposizione di due barre trasversali sulla facciata anteriore. La conseguenza di questa “barratura” è quella dell’obbligo, per la banca dell’emittente, di pagare l’assegno solo a un proprio cliente o a un’altra banca.
Due sono le tipologie principali di barratura. La prima è la barratura “generale”, che consente di pagare l’assegno solo a un proprio cliente o a una banca.
La seconda è invece la barratura “speciale”, con indicazione specifica di un soggetto banchiere tra le due sbarre. La conseguenza è che il pagamento potrà essere effettuato solo nei confronti dell’istituto di credito indicato dal traente.

Assegno circolare

L’assegno circolare è un particolare assegno emesso dalla banca, su richiesta di un proprio cliente (anche non correntista) con l’ordine di pagamento nei confronti di un soggetto beneficiario indicato nel titolo. Non sono infatti ammessi assegni circolari “in bianco”, ovvero senza l’indicazione del beneficiario.
L’assegno circolare è un titolo di credito ritenuto maggiormente sicuro rispetto all’assegno bancario. L’emissione del titolo è infatti preceduta dall’addebito o dal pagamento della medesima cifra al soggetto banchiere.
Di conseguenza, chi riceve in pagamento l’assegno circolare, entrerà in possesso di un titolo capiente, senza correre il rischio di subire un esito di mancanza fondi, come invece può accadere nei casi di incasso di un assegno bancario.

Assegno, dati formali

L’assegno bancario deve essere compilato avendo cura di inserire tutti i principali dati richiesti, con corrispondenza e verifica di alcuni di essi.
Gli elementi fondamentali di questo titolo di credito sono il luogo e la data di emissione, l’importo da pagare (in cifre e in lettere), il nome del soggetto beneficiario, la firma del soggetto traente (cioè di colui che emette l’assegno).
È molto importante verificare che l’assegno contenga tutti gli elementi di cui sopra e, soprattutto, che siano compilati con chiarezza, senza cancellature o correzioni. La banca potrebbe infatti rifiutarsi di pagare un assegno che contenga delle imprecisioni o delle omissioni.

Assegno, l’incasso

L’operazione di incasso di un assegno bancario può essere effettuata principalmente in due diversi modi. Con la prima modalità, si versa l’assegno bancario sul proprio conto corrente, dando di fatto “mandato” al proprio istituto di credito di procedere con l’incasso.
Con la seconda modalità, invece, il soggetto beneficiario si presenta direttamente presso gli sportelli dell’istituto bancario del traente, al fine di riscuotere la somma dietro presentazione del titolo, e di documenti personali che consentano l’identificazione del beneficiario stesso.
Attenzione, però: l’istituto di credito, in questa seconda modalità, potrebbe rifiutarsi di cambiare l’assegno qualora l’importo superi certi predeterminati limiti stabiliti dalle normative aziendali.

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