Unbanked, chi vive senza conto corrente

Da studi e sondaggi fatti in tempi recenti, risulta che una percentuale piuttosto alta di cittadini italiani vive senza banca. I numeri degli “unbanked”, così sono chiamati coloro che non sono intestatari di prodotti bancari, sono in Italia tra i più alti di tutta la comunità europea. Si arriverebbe a una cifra di quindici milioni, quasi il trenta per cento degli italiani che hanno più di quindici anni.

Le ragioni di questa distanza tra i cittadini italiani, o almeno una parte consistente di loro, e le banche sono da ricercarsi in questioni di carattere essenzialmente culturale. Ci sono molte persone anziane che ritirano la pensione in contanti presso gli uffici postali, piuttosto che depositarla su un conto corrente, e sono molte le persone – non solo anziane – che utilizzano solo i contanti per effettuare pagamenti, almeno al di sotto di certi limiti, e non sono affatto abituate all’utilizzo di carte di credito, revolving o bancomat.

Il numero così alto di “unbanked” può dipendere anche dal fatto che in molte famiglie si tende ad aprire un unico conto corrente, magari intestato a soltanto uno dei membri della famiglia. Ma tra i motivi, potrebbero esserci una diffidenza atavica nei confronti delle banche, oltre alla convinzione che avere dei prodotti bancari comporti necessariamente il dover sostenere dei costi importanti: in realtà le cose non stanno più così. Almeno per i prodotti principali, come conti correnti, conti deposito e carte di credito, molti istituti bancari offrono prodotti a costo zero o quasi.  

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