Banca Popolare Emilia Romagna

La Banca Popolare dell’Emilia Romagna, istituto di credito dell’omonimo gruppo bancario, è una società che trae le proprie origini dalla seconda metà dell’Ottocento quando (era il 1867) viene fondata la Banca Popolare di Modena. L’evoluzione dell’istituto in un primo momento è molto lenta, tanto che all’inizio degli anni Settanta la Banca poteva contare su poco più di 20 sportelli, principalmente a carattere locale e di ristrette dimensioni. Grazie a una fitta serie di acquisizioni a partire dal 1973, l’istituto accresce la propria dimensione e la relativa operatività, con una gamma di transazioni che sfociano poi, nel 1984, con la fusione con la Banca Cooperativa di Bologna, che darà il via alla nascita della Banca Popolare dell’Emilia. Solo negli anni Novanta, dopo altri “acquisti” dell’istituto, la Banca assume la denominazione attuale. Negli ultimi quindici anni l’attività societaria si è caratterizzata per nuovi acquisti e fusioni, fino a giungere all’attuale assetto. Oggi la banca è in grado di fornire, su gran parte del territorio nazionale, degli avanzati prodotti e servizi bancari, e una consulenza che soddisfa la clientela privata, le piccole e medie imprese, le imprese di maggiori dimensioni, e le controparti pubbliche. Non mancano ovviamente i servizi transazionali più moderni, in grado di consentire alla propria clientela una gestione completamente autonoma delle proprie giacenze.

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