Come scegliere il miglior conto corrente per il proprio figlio

Da qualche anno, le banche offrono l’opportunità ai genitori di offrire maggior autonomia e responsabilità ai propri figli. Attraverso formule di conto corrente adatte a giovani e più piccoli, potranno infatti imparare a gestire sin da subito i loro guadagni oppure arrivare ad avere un piccolo fondo risparmio a cui attingere quando saranno cresciuti.

I conto corrente per minorenni vengono infatti gestiti dai genitori o da chi ne esercita la potestà, ma non secondo la formula della co-intestazione. Il genitore è infatti il solo proprietario, che ha il compito di aprire, implementare ed amministrare, per conto del figlio, operazioni e risparmi.

La prima distinzione avviene proprio al momento della sottoscrizione, sulla base dell’età del beneficiario e delle modalità di utilizzo del conto. Se il figlio ha meno di 13 anni, la formula assumerà più le caratteristiche di un conto deposito, poiché l’obiettivo sarà quello di creare un gruzzolo volto al risparmio, che il proprio figlio potrà gestire come più desidera, solo una volta cresciuto. Un esempio potrebbe essere Brucoconto di Banca Popolare di Lodi, è a canone gratuito e nessuna imposta di bollo.

Se il ragazzo è invece già vicino alla maggiore età, si può optare per un conto corrente per giovani ovvero un conto operativo con ridotti costi di gestione ed accesso alle funzioni di base, che gli consenta di effettuare le sue prime spese. Questa formula viene spesso dedicata agli studenti, ai minorenni oppure a coloro che non abbiano ancora compiuto il 31esimo anno d’età, come nel caso del Conto Giovani 18-30 di Banca Popolare Etica.

Un’alternativa è quella data dalla carta conto. Sottoscritta dal genitore, si presta ad essere utilizzata anche come conto, dato che è collegata a un IBAN, ma non necessita, generalmente, del versamento di alcun canone.

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