Come chiudere un conto corrente

Chiunque voglia passare ad un’altra banca, con l’obiettivo di aprire un nuovo conto corrente e godere dei vantaggi o delle promozioni offerte dalla concorrenza, può far riferimento a questa mini-guida, che illustra come chiudere il vecchio conto e gli eventuali costi da sostenere.

Ad oggi, chiudere il conto e aprirne uno in un’altra banca è una procedura gratuita, grazie anche all’introduzione, nel 2007, della norma sulla portabilità, che obbliga le banche ad effettuare il trasferimento dei propri risparmi entro 12 giorni.

Ormai, il correntista non deve far altro che firmare il modello unico che autorizza l’operazione di trasferimento, valido ad esempio anche per la domiciliazione delle utenze e per altri pagamenti che finivano direttamente sul conto corrente.

Se invece non si vuole aprire un altro conto in altra banca, ma semplicemente risolvere il rapporto con quella vecchia, la questione è più complicata. Se la decisione è del tutto personale, ovvero indipendente dalla modifica di alcune condizioni relative all’istituto di credito o al conto, il cliente sarà costretto a sostenere le spese di chiusura, stabilite per contratto e dalla banca.

In caso invece il cliente non voglia accettare le nuove condizioni (le cosiddette ‘modifiche unilaterali del contratto’) poste in essere dall’istituto di credito, la sua decisione di estinguere il conto è protetta dalla legge Bersani, che consente di chiudere un conto corrente senza il pagamento di alcun costo o penale.

Basta inviare alla banca il modulo apposito di chiusura, con apposta la propria firma, entro 60 giorni dalla comunicazione che ha portato alla scelta.

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