Come cancellarsi dal “Registro dei Protesti”

Chi è iscritto al cosiddetto “Registro dei Protesti” lo sa, è una cosa molto scomoda nonché debilitante per quanto riguarda la gestione dei propri risparmi e/o delle proprie spese. A chi subisce una levata di protesto, infatti, vengono tolte tutte queste possibilità. Ma non solo. Come tutti ben sapranno un conto corrente non serve solo e unicamente per gestire risparmi e spese bensì serve anche per farsi accreditare lo stipendio ogni mese, i bonifici o, ancora, per pagare bollette, mutui, assicurazione, bollo dell’auto e così via. Tutte cose che ogni persona fa abitualmente attraverso il proprio conto corrente. Una domanda che si pone spesso chi è iscritto al “Registro dei Protesti” è: come faccio a riprendere possesso del mio conto corrente? In questo articolo cercheremo di dare una risposta concreta e sensata a questo quesito.

Prima di tutto bisogna pensare a come togliere questa “etichetta” e rimuovere completamente il protesto. Per farlo, ovviamente, il protesto dovrà pagare tutti i debiti e gli insoluti che ha in sospeso in quanto la levata del protesto è dovuta proprio a questi. Per riuscire ad ottenere la cancellazione dal tanto temuto Registro, quindi, è necessario trovare un modo efficace per saldare tutti i debiti. Se lo si riesce a fare entro un anno dalla levata, o dall’iscrizione al “Registro dei Protesti”, per farsi cancellare e tornare alla normalità basta inviare un’istanza di cancellazione indirizzata all’Ufficio dei Protesti della Camera di Commercio.

Se, al contrario, è già passato un anno dalla levata del protesto, o non si può fare in altro modo se non attendendo, un’altra soluzione è quella di aprire un conto corrente zero spese online senza il rilascio di assegni.

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